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pedagogia e formazione

PER LA COMUNITA' EDUCANTE DELLE SCUOLE

Il presupposto alla base di qualsiasi intervento dedicato al personale educativo, attento alla qualità del lavoro quotidiano e alla promozione del benessere della propria utenza, è che esso possa utilmente avvalersi della presenza complementare di figure professionali che abbiano non solo la funzione di “formare” apportando contenuti, ma anche di offrire un ascolto attento, capace di accogliere gli spunti di riflessione legati alla pratica quotidiana e di favorire uno scambio e una circolazione delle idee per co-costruire esperienza nuova e fruibile sul campo.

Sulla base dell’esperienza maturata in più di dieci anni nelle scuole, ho potuto riscontrare come alcuni bambini facciano particolarmente fatica a separarsi dalle figure dei genitori e ad integrarsi serenamente nel contesto scolastico, che richiede loro di conformarsi a regole e richieste, comportando spesso grandi rinunce. Non è un caso che i  primi sintomi di disagio spesso si manifestino al momento dell'ingresso in un contesto educativo, ancor prima dell'inizio della scuola materna. Ancora più frequentemente queste problematiche, se non adeguatamente affrontate, si acuiscono durante la scuola elementare, dove al  bambino viene richiesto di stare seduto, attento, fare i compiti, sottoporsi alle verifiche, spartire l'attenzione dell'insegnante con gli altri compagni e rispettare le regole.
Tali difficoltà chiamano in causa fortemente gli insegnanti e tutto il contesto scolastico, in quanto hanno ricadute non solo nella relazione educativa, ma anche nel processo di apprendimento.


INTERVENTI PERSONALIZZATI

Ciascun progetto offerto è da intendersi come flessibile e modificabile, per quanto attiene agli aspetti organizzativi, sulla base delle specifiche esigenze dei Servizi cui si rivolge. Privilegiamo un percorso condiviso e strutturiamo la proposta sulla domanda e l’esperienza che emerge dal lavoro sul campo. Concordiamo con i responsabili e i fruitori della proposta i contenuti, le caratteristiche del percorso, le metodologie.
Si propone una preliminare ed approfondita analisi dei bisogni con l’obiettivo di modellare una proposta educativa o formativa personalizzata, che tenga conto delle reali e concrete esigenze dell’interlocutore.
Il corso di formazione o l'intervento didattico verrà tenuto presso la sede del committente (o presso una sede funzionale al lavoro) e avrà lo scopo principale di fornire strumenti e metodologie secondo un’ottica non solo teorico-speculativa, ma soprattutto operativo-applicativa, affinché possano essere direttamente spendibili nella realtà lavorativa e professionale.
La referente si è avvalsa negli anni della collaborazione differenti figure professionali (psicologi-psicoterapeuti, formatori, psicomotricista, musicoterapista, rieducatrice della scrittura, etc.) di comprovata formazione ed esperienza nel settore della promozione delle risorse dell’infanzia. Ciò ci consente di valorizzare differenti punti di vista in un’ottica di co-costruzione di un sapere unitario. Inoltre, il lavoro in rete consente la possibilità di incentrare gli interventi sia su tematiche specifiche, sia di offrire differenti prospettive di indagine ed applicative.

PER EDUCATORI ED INSEGNANTI: FORMAZIONE, SUPERVISIONE E PERCORSI DIDATTICO-EDUCATIVI
 
Le proposte formative e gli incontri di supervisione rivolte al personale educativo partono dalle necessità specifiche che gli operatori incontrano nel loro lavoro quotidiano con i bambini, con i colleghi e con le famiglie.
L’intrecciarsi di momenti di
approfondimento teorico con occasioni di riflessione e confronto - su difficoltà nate dalla pratica in classe o su specifici interessi circa contenuti - disciplinari saranno volti a far emergere potenzialità pedagogiche per gestire in modo efficace il gruppo classe e per garantire attenzione e cura a ciascun bambino nella sua unicità.

PER I BAMBINI

Tra le proposte che coinvolgono in modo maggiore i  bambini, sotto la guida esperta degli adulti, vi sono:

  • attivazione di laboratori all’interno delle attività curricolari o extracurricolari, incentrati sulla  traduzione in competenze pratiche delle conoscenze già bagaglio del bambino o acquisite per via teorica in classe o in una fase del laboratorio stesso. I contenuti del laboratorio possono essere molteplici e possono essere decisi sulla base delle esigenze del personale educativo.  In questi anni mi sono avvalsa della collaborazione produttiva di alcuni esperti (tra i quali musicoterapista, grafologa, psicomotricista, etc.) che hanno consentito di offrire degli stimoli sui percorsi da attivare, costruiti poi ad hoc insieme alle insegnati e tenendo conto degli interessi di bambini e/o genitori
  • Cooperative learning e circle time: metodologie didattiche trasversali, che possono essere messe a fuoco in momenti specifici del percorso di apprendimento-insegnamento. Seppure dovrebbero far parte del bagaglio professionale di ogni educatore, nella mia esperienza, non sono utilizzati con sufficiente frequenza e consapevolezza in molti contesti educativi, dove agiscono principalmente indirettamente e senza l’adeguata cognizione da parte dell’adulto. Tali metodologie, che cambiano a seconda di una serie di condizioni (l'età dei bambini; il numero dei componenti del gruppo; il tipo di attività da proporre; le dinamiche comportamentali all'interno del gruppo; i tempi e gli spazi utilizzati), promuovono innanzitutto la socializzazione e l'interazione di diverse intelligenze e abilità. Una buona pratica educativa si qualifica per l'uso di strategie multiple e diversificate, legate al momento di ricerca di espressione e comunicazione dei piccoli e alla progettualità educativa degli educatori.
PER LE FAMIGLIE: SOSTENERE IL RUOLO EDUCATIVO

Essere genitori è una tra le esperienze più emozionanti, oltre che tra le più difficili. I genitori vivono con apprensione l’esercizio delle proprie funzioni genitoriali, in quanto i bambini pongono quotidianamente argomenti ed interrogativi ai quali è spesso impegnativo dare risposte appropriate. Le Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012 ribadiscono con fermezza che, tra i principali attori dell’azione educativa e formativa (accanto ai bambini ed alla scuola), vi sono le famiglie ed in particolare le famiglie della contemporaneità, che prendono sempre più le distanze dall’immagine del nucleo familiare tradizionale. Sentirsi parte di un mondo che cambia rapidamente è sempre più impegnativo e faticoso e, anche quando non si incontrano delle vere e proprie crisi, le nuove famiglie devono avere a che fare con disagi e paure provenienti da diversi fattori: incertezza verso il futuro, costante impoverimento delle relazioni, instabilità e trasformazione dei legami sociali, mancanza di una solida rete parentale ed amicale su cui fare affidamento.
Il sentirsi parte attiva e consapevole di una comunità educante è un passaggio che va costruito e rinnovato nel tempo, non qualcosa di dato esclusivamente grazie all’ingresso dei figli nella scuola. Per queste ragioni si propongono:


  • Incontri a tema per familiari su diverse tematiche (funzione materna e funzione paterna, il ruolo dei nonni/degli zii; problematiche dell’infanzia, della pubertà e dell’adolescenza contemporanea), pensati non solo come occasione per riflettere intorno ai percorsi (talvolta impegnativi) della crescita, ma soprattutto come occasione per sostenere nei genitori il piacere di riflettere ed interrogarsi sulla particolarità del proprio bambino, del proprio ruolo genitoriale e sulla responsabilità in quanto educatori in alleanza con gli insegnanti.
  • Spazio di ascolto per genitori, quando si ritiene utile ritagliarsi uno luogo ed un tempo di parola e di ascolto ancor più personalizzato, affinché possano essere sollecitate, riattivate o create possibilità interiori – che appaiono chiuse o non dipendenti dalla sola forza di volontà - da spendere nel miglioramento reciproco della qualità della relazione con i figli.
 

PER I PROFESSIONISTI

INCONTRI DI SUPERVISIONE E FORMAZIONE

Luogo di riflessione, approfondimento ed apprendimento per diversi specialisti che operano nell'ambito educativo o più prettamente clinico (psicologi, psicoterapeuti, neuropsichiatri infantili, pediatri, logopedisti, psicomotricisti e studenti universitari)
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